Ancora un importante accordo ha visto protagonista l’Ordine di Reggio Calabria, difatti, il Tribunale e la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, rappresentati rispettivamente da Maria Grazia Arena e da Giovanni Bombardieri, hanno siglato un protocollo d’intesa con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed degli Esperti Contabili di Reggio Calabria e con gli altri rappresentanti degli Ordini professionali provinciali sul “regolamento per la iscrizione e la permanenza nell’Albo CTU e dei periti”.
“Il protocollo – e’ scritto in una nota congiunta di Maria Grazia Arena e Giovanni Bombardieri – mira a realizzare la piena armonizzazione dei criteri di ammissione e delle procedure di formazione dell’Albo dei periti e consulenti, e soprattutto una sempre piu’ marcata trasparenza nel conferimento degli incarichi professionali, nei processi civili e penali, mediante la scelta di periti e consulenti dotati dei requisiti fondamentali ed indefettibili della speciale competenza tecnica e della specchiata moralita’. La scelta dei periti e consulenti avverra’ esercitando un controllo rigoroso all’atto della iscrizione all’Albo, al fine di accertare la sussistenza dei presupposti richiesti dalla legge, ed assicurando l’equa distribuzione e rotazione degli incarichi, ciascuno dei professionisti non potra’ essere designato nella misura superiore al 10% degli incarichi complessivi, mediante uno speciale registro informatico”. “Il Protocollo – conclude la nota – compendia e consolida le buoni prassi svolte dal Comitato per la vigilanza sull’attivita’ dei periti e dei consulenti, composto dal Presidente del Tribunale, dal Procuratore della Repubblica e dai Rappresentanti degli Ordini Professionali, cui compete la valutazione periodica delle condizioni di permanenza di ciascun iscritto nell’Albo. Il protocollo sottoscritto mira a fornire al Giudice le migliori competenze specialistiche, selezionate con criteri trasparenti e controllabili, con il fine di assicurare risposte efficienti alla domanda di giustizia della collettivita’ e credibilita’ al lavoro delle Istituzioni giudiziarie”